Appartiene al ceppo dei Grandi Cani Bianchi del Centro-Europa, stirpe antichissima di guardiani di armenti, di carattere diffidente e bellicoso, arrivato fin qui dal Medio-Oriente.
Nel Centro-Italia si evolve come razza a sè, descritto già da Columella (I sec. d.c.), come difensore del gregge dal lupo;
Lo stesso spiega anche che i pastori gradiscono il mantello bianco, proprio per poter sempre distinguere il cane quando i lupi attaccano al crepuscolo, così che non si corra il rischio che gli uomini uccidano l’amico invece del nemico. Si tratta di animali selezionati per lavorare anche in assenza dell’uomo, per cui sono dotati di grande senso di responsabilità verso gli animali o le cose, a loro affidate.
Sono molto territoriali, fieri, vigilanti, ed intuitivi; selvatici e schivi con l’estraneo, amanti del padrone ma mai sottomessi, mantengono una certa indipendenza. Rustici, robusti, indifferenti al clima avverso, abituati a cavarsela da soli, i Pastori Maremmani Abruzzesi sono incorruttibili verso l’intruso.
Il maschio è più grande e maestoso, prepotente, coraggioso, aggressivo; la femmina più longilinea ed elegante, più timida e diffidente. In ogni caso, l’aspetto generale è di notevole impatto; armonioso pur nella grande mole; la testa ricorda quella dell’ Orso Bianco Polare.
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